Famiglia: leguminosae.
Sottofamiglia: faboideae.
Descrizione.
La robinia è una pianta avente i rami sparsi, a rapida crescita, alta fino a 25m.
Tronco.
Il tronco è eretto e i ramuli sono fortemente spinosi, con spine appaiate. La corteccia è grigio bruna, solcata, a liste variamente incrociate. La radice è grossa, serpiginante stolonifera.
Fogliame.
Deciduo
Foglie.
Le foglie sono alterne, imparipennate, lunghe 20-30 cm, con 9-19 foglioline ellittiche sottili, queste di 3-5 cm, opposte, a margine intero. Picciolo con due robuste spine alla base (stipole trasformate). La fogliazione è tardiva.
Fiori.
Infiorescenze a grappoli di 10-20 cm, formate da 15-25 fiori papillonati bianchi, profumati. La fioritura avviene a maggio giugno.
Frutti.
Legumi pendenti, bruni, di 5-10cm, che restano sulla pianta fino all'inverno. All'interno vi sono 4-10 semi bruni.
Note.
In Italia la robinia ha sostituito gran parte dei boschi originali. Il suo habitat è costituito
dalla pianura e dalla collina. Cresce su suoli freschi e ricchi di nutrienti, così come su
suoli poveri e aridi. Non ama i luoghi troppo umidi ed ha bisogno di parecchia luce. Radicando molto
intensamente, è indicata per il consolidamento del terreno.
La robinia, mediante i batteri radicali, è in grado di legare l'azoto atmosferico. La lettiera di foglie,
assai ricca d'azoto, esercita un'azione di rivitalizzazione del suolo.
Le robinie sono velenose e le sue parti vanno quindi usate con prudenza. I fiori sono usati talvolta in cucina,
per preparare dolci e infusi; l'acacia è inoltre eccellente pianta mellifera e il miele risulta pregiato
poiché non cristallizza con il tempo. I semi sono molto duri e si usano per rosari e collane.
Proprietà medicinali
La corteccia ha proprietà emetiche, le foglie colagoghe ed emetiche, i fiori lassative e antispasmodiche.